The Fall Guy

di Erminio Fischetti

Una splendida sorpresa che mescola adrenalina, commedia, citazioni e musica dell’entertainment americano, un omaggio al mondo degli stunt e delle maestranze, godibilissimo, divertente, adrenalinico, un’americanata col botto e i controfiocchi, straricca di riferimenti, ben scritta, ben diretta, ben recitata, un tributo d’amore verso il cinema e il suo essere sogno ed emozione, una pellicola leggera ma non superficiale, muscolare e piena d’azione, di pura ma intelligente evasione: The Fall Guy, in sala per Universal da mercoledì primo di maggio – una festa per un giorno di festa… – adattamento cinematografico di David Leitch della serie tv Professione pericolo creata da Glen A. Larson, non a caso retaggio degli anni Ottanta, esagerati per natura, è un vulcanico tripudio di strepitosa energia che vede protagonisti Ryan Gosling, portentoso, Emily Blunt, Aaron Taylor-Johnson, Hannah Waddingham, Lee Majors e tanti altri. La storia è quella di Colt Seavers, uno stuntman sul viale del tramonto o quasi che si ritrova a lavorare sul set insieme a una star che però d’un tratto sparisce nel nulla: quando il film, diretto dalla sua ex-ragazza Jody Moreno, rischia pertanto di essere cancellato, Colt si offre volontario per indagare sulla scomparsa e cercare di ritrovare l’attore scomparso. Ma… Da non farsi sfuggire.

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